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IL RAPPORTO SITO - TERRITORIO. L'ESEMPIO DI FONTANA NUOVA (RAGUSA).

Salvatore Chilardi - Ragusa.


Una delle maggiori difficoltα di chi affronta una revisione dei dati provenienti da siti preistorici scavati nella prima metα del Novecento Φ spesso l'impossibilitα di ricostruire la necessaria rete di informazioni che oggi, con l'ausilio delle Scienze Naturali, costituiscono una parte importantissima della ricerca paletnologica.
Il rapporto esistente tra gli occupanti di un determinato sito e l'ambiente, inteso anche come territorio, in cui esso Φ calato, permette di formulare ipotesi sulle abitudini di vita, sulle attivitα di sussitenza e sui possibili spostamenti dei gruppi umani nell'area in esame, gettando cos∞ le basi per l'eventuale ricerca di testimonianze coeve.
Un tentativo di recuperare tali dati Φ stato compiuto, tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, per l'unico sito aurignaziano sinora scoperto in Sicilia: il riparo di Fontana Nuova (Ragusa).
Tale operazione comprende due fasi: nel corso della prima un'equipΦ interdisciplinare (di cui lo scrivente fa parte) ha compiuto un'accurata revisione dei dati riguardanti tutte le categorie di reperti presenti nel sito (industria litica, resti archeologici, resti umani); nel corso della seconda si Φ cercato di operare uno stretto collegamento tra i dati cos∞ acquisiti ed il territorio, analizzandolo dal punto di vista geomorfologico.
Vengono cos∞ per la prima volta evidenziati aspetti interessanti riguardo il comportamento e l'economia di sussistenza del gruppo di cacciatori - raccoglitori che popolarono il piccolo riparo, mentre si cercherα di formulare alcune ipotesi sulle vie da essi seguite per giungere ad accamparsi in quello che oggi costituisce il pi∙ meridionale sito aurignaziano d'Europa.


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